Introduzione: Semaglutide orale è l’unico GLP-1RA in formulazione orale attualmente disponibile per il trattamento del DMT2: sono tuttavia ancora molto esigui dati che ne confermino l’efficacia nella real-life. Si riportano qui le variazioni di HbA1c dei pazienti con DMT2 che hanno avviato la somministrazione di semaglutide orale nella real-life. Materiali e metodi: È stata condotta un’analisi retrospettiva utilizzando i dati estratti dai claim medici e farmaceutici dal 01/11/2018 al 31/12/2020 estrapolati da Medicare Advantage (ampio database assicurativo sanitario USA), relativi a pazienti di età superiore ai 18 anni. I pazienti avevano >=1 richiesta di sema orale (data indice), diagnosi di DMT2, arruolamento continuo nel database per almeno 12 mesi prima della data indice (basale) e almeno 6 mesi dopo la data indice (follow-up); sono state escluse le donne in gravidanza. I risultati sono stati stratificati per l’ultimo valore basale di HbA1c del paziente (< o >=9%). Risultati: I pazienti che hanno iniziato semaglutide orale che avevano almeno una rilevazione di HbA1c al basale (n=994) avevano un’età media di 59 anni, il 50.4% erano maschi. Tra i pazienti con valori di HbA1c al basale e al follow-up (n=652), la variazione media di HbA1c è stata di -0.8 (SD 1.49, p<0.05 vs. baseline). In un sottogruppo con >=90 giorni di trattamento continuativo con semaglutide orale e almeno una rilevazione di HbA1c dopo >=90 giorni di trattamento (n=200), il gruppo con HbA1c iniziale >=9% ha avuto una variazione media di HbA1c di -2.7% (SD 2.1, p<0.05 vs. baseline). Conclusioni. I risultati confermano l’efficacia ipoglicemizzante di semaglutide orale per i pazienti con DMT2 nella real life; l’efficacia è stata maggiore tra i pazienti con valori di HbA1c>=9% prima dell’inizio del trattamento.