La rilevanza clinica dell’associazione tra diabete mellito (DM) e malattia renale cronica (MRC) suggerisce la ricerca di un approccio assistenziale integrato che, in altri ambiti, si è dimostrato più efficace nella gestione del paziente pluripatologico rispetto al modello assistenziale tradizionale. L’obiettivo di questo lavoro è di presentare l’esperienza clinica preliminare di un nuovo modello di valutazione ambulatoriale congiunta diabetologica-nefrologica nei pazienti con DM e MRC, istituito presso l’IRCCS Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna. Dal 1-2-2020 al 31-3-2022 sono stati valutati congiuntamente 235 pazienti adulti (74,5 % maschi), di cui il 91,9 % con DM di tipo 2. Il 66,1 % dei pazienti risultava in stadio IIIa o IIIb di MRC e il 65,9 % presentava micro-, macro-albuminuria o proteinuria 24 ore (protU) >250 mg/die. La prima valutazione congiunta (V0) ha comportato la modifica della terapia antidiabetica, la richiesta di indagini diagnostiche o la modifica della restante terapia farmacologica rispettivamente nel 63,7%, 41,4% e 44,5% dei pazienti. In 138 dei 235 pazienti è stata effettuata una prima visita di controllo (V1) e in 61 pazienti una seconda visita di controllo (V2), rispettivamente a 4,6 ± 2,2 mesi e 9,3±2,7 mesi da V0. In V1 si osservava una riduzione dell’emoglobina glicata (HbA1c) ai limiti della significatività (HbA1c-V0: 57,6±12,9 mmol/mol vs HbA1c-V1: 56,0 ± 12,1 mmol/mol; p=0,060), mentre in V2 l’HbA1c risultava stabile a fronte di una riduzione significativa del Body Mass Index (BMI) (BMI-V0: 30,51±5,4 kg/m2 vs BMI-V2: 29,8±4,6 kg/m2; p=0,003). La velocità di filtrazione glomerulare calcolata (VFGc) risultava invariata sia in V1 che in V2, mentre si osservava una riduzione della protU in V1 che raggiungeva la significatività in V2 (protU-V0=1375,1±1479,5 mg/die vs protU-V2=1108,5±1099,3 mg/die; p=0,044). In conclusione, i dati preliminari suggeriscono un modello ambulatoriale potenzialmente valido per la gestione multispecialistica del paziente con DM e MRC.