Le cellule staminali ematopoietiche e progenitrici (HSPCs) sono cellule staminali multipotenti. Le HSPCs sono utilizzate come terapia in pazienti con neoplasie ematologiche e attualmente anche per altre condizioni patologiche. Le HSPCs hanno proprietà immunoregolatorie; questa scoperta ha portato a un loro utilizzo come approccio terapeutico per malattie autoimmuni. Infatti, l’utilizzo delle HSPCs nel trattamento del diabete di tipo 1 (T1D) ha mostrato risultati preliminari promettenti. Le HSPCs rimangono l’unica terapia che ha raggiunto un tasso di remissione soddisfacente (> 50%) in soggetti con T1D all’esordio. La somministrazione di HSPCs autologhe associate ad un regime immunosoppressivo non mieloablativo in individui con T1D, ha portato infatti ad una normalizzazione dei valori di glicemia. I nostri dati mostrano come, mentre l’uso di HSPCs autologhe è in grado di migliorare la produzione di peptide C in individui con T1D, una modulazione ex-vivo delle HSPCs con PGE-2 aumenta le loro proprietà immunoregolatrici up-regolando l’espressione di PD-L1. Sorprendetemente, vi è un up-regolazione anche di CXCR4; questo favorisce il trasferimento delle HSPCs verso le zone pancreatiche infiammate. Inoltre, in saggi autoimmuni murini e umani in vitro, le HSPCs modulate con PGE-2 annullano la risposta delle cellule T autoreattive. L’uso di HSPCs modulate con PGE-2 può rappresentare un nuovo trattamento per il diabete autoimmune.