Abstract
Introduzione: il diabete tipo 2 (DT2) è associato ad un’elevata prevalenza di steatosi epatica non alcolica (NAFLD) e, in particolare, delle sue manifestazioni più gravi. Attualmente non vi sono farmaci indicati per il trattamento della NAFLD nel DT2. Il pioglitazone sembra essere efficace nel migliorare sia la steatosi che la steatoepatite; scarse sono le evidenze nel DT2. Lo scopo di questo studio è stato quello di valutare in pazienti con DT2 gli effetti di pioglitazone vs sulfanilurea in aggiunta alla metformina sugli indici indiretti di NAFLD. Materiali e Metodi: in 195 pazienti con DT2 dello studio TOSCA afferenti ai centri di Napoli e randomizzati, secondo il disegno dello studio, a terapia con pioglitazone o sulfanilurea in aggiunta a metformina, sono stati valutati gli indici di steatosi epatica (FLI, NAFLD liver score, HSI, Liver Fat %), di insulino-resistenza (HOMA-IR e ADIPO-IR) e i livelli plasmatici di transaminasi al basale e dopo 1 anno di trattamento. Risultati: nel gruppo di pazienti assegnati a pioglitazone si è ottenuta una riduzione significativamente maggiore di tutti gli indici di steatosi (p≤0.0001), delle ALT (p=0.007) e degli indici di insulino-resistenza (HOMA-IR: p=0.0067, ADIPO-IR: p=0.003) rispetto al gruppo in trattamento con sulfanilurea. Inoltre, le variazioni degli indici di insulino-resistenza correlavano in maniera diretta e significativa con il miglioramento degli indici di steatosi e con la riduzione delle ALT. Conclusioni: il pioglitazone ha determinato un miglioramento significativo degli indici indiretti di steatosi e di insulinoresistenza rispetto alle sulfaniluree. Questi dati confermano gli effetti positivi del pioglitazone sulla NAFLD anche in pazienti con DT2 e dopo un congruo periodo di follow-up. Tali effetti sembrerebbero essere mediati da un miglioramento dell’insulinoresistenza e potrebbero supportare l’uso del pioglitazone come farmaco di prima scelta nel trattamento dei pazienti con DT2 e NAFLD.
Tipo: PD
Codice: 222