Abstract
Scopo: il ruolo dei marker placentari di neoangiogenesi ed infiammazione nelle gravidanze complicate da diabete gestazionale non è ancora definito. Evidenze scientifiche suggeriscono un aumento dell’espressione di VEGF e CD31 nelle placente di donne con diabete pregestazionale e nelle donne obese. Il fine dello studio è valutare l’espressione di tali marker in rapporto al peso materno e all’incremento ponderale. Metodi: 29 gravide con diabete gestazionale (GDM) e 10 gravide di controllo sono state reclutate in uno studio prospettico dalle 28 settimane di gestazione. Sono stati raccolti dati su età, BMI pregestazionale, incremento ponderale (GWG), terapia insulinica, fumo di sigaretta, parità, settimana di gestazione al parto, modalità del parto, peso neonatale. È stata effettuata un’analisi immunoistomichimica sull’espressione placentare di VEGF e CD31. Risultati: lo studio non ha mostrato differenze statisticamente significative tra casi e controlli per le caratteristiche materne (età, BMI pregestazionale, GWG, terapia insulinica, fumo di sigaretta, parità) e perinatali (settimana di gestazione al parto, modalità del parto, peso neonatale). Il test Chi-quadro ha mostrato una differenza significativa nella positività al VEGF nelle placente di donne con GDM rispetto ai controlli (55.2% vs 10%; χ 2 = 6.171; p=0.013). Il tasso di positività a CD31 è stato più alto nelle donne con GDM rispetto ai controlli (20.7% vs 0%). Tra le variabili considerate, solo il GWG è indipendentemente associato alla positività al VEGF (aOR 1.29, p=0.043), mentre solo GWG (aOR=1.27, p=0.042) e BMI pregestazionale (aOR=1.34, p=0.043) sono indipendentemente associati alla positività placentare a CD31 (aOR=1.27, p=0.042). Conclusioni: le gravidanze con GDM sono associate ad un aumento dell’espressione placentare di VEGF e CD31 rispetto ai controlli. L’aumento di espressione dei marker di neoangiogenesi ed infiammazione in tali gravidanze appare legato all’aumentato BMI pregestazionale ed al GWG.
Tipo: CO
Codice: 7