Il T2D è un’emergenza globale di sanità pubblica. L’ISTAT (2015) fotografa una realtà allarmante anche in Italia. Un settantacinquenne su 5 presenta T2D. SID-SIGG hanno stilato (2017) un documento sulla gestione del T2D nell’anziano. Con questo lavoro, proponiamo uno score per la gestione terapeutica dell’ultraottantenne. Il PROEMIO score indaga 5 punti con strumenti validati: 1) ABILITÀ (IADL); 2) COGNITIVITÀ (MMSE); 3) NUTRIZIONE (MNA); 4) FARMACOTERAPIA; 5) COMPLICANZE. Per il 1) 0 punti se IADL 0-3 (disabilità); 1 se 4-5 (parziale autonomia); 2 se 6-8 (autonomia); per il 2) 0 se MMSE<24 e 2 se >25; per il 3) 0 se MNA<17 (denutrizione); 1 se 17.5-23.5 (iponutrizione); 2 se >24 (adeguata). Per il 4) 0 se insuline o glibenclamide; 1 se glinidi e gliclazide e 2 se altri OAD. Per il 5) 0 se complicanze significative e 2 se no. Computando i punteggi, si sono definiti 3 gruppi con altrettanti obiettivi terapeutici. Se 8-10: a) HbA1c<7.5%; se 4-7 b) Hba1c<8%. Se 0-3 c) HbA1c<8.5%. Abbiamo arruolato 36 pazienti ultraottantenni. Ognuno è stato sottoposto a valutazione multidimensionale prima della decisione terapeutica, seguendo il risultato dello score e il controllo metabolico al tempo 0. I pazienti (età media 85,4 anni) erano 19 uomini e 16 donne. Di questi, 16 appartenevano al gruppo a); 13 al b) e 6 al c). Dei primi 16 a), 13 hanno mantenuto la terapia in atto in quanto in buon controllo. Dei restanti 3, 2 pur in compenso, hanno sospeso farmaci inappropriati sostituendoli con altri più sicuri. Infine, ad un paziente, con HbA1c di 8.5% è stato aggiunto un DPP-4i a metformina, con ottimi risultati. Dei 13 del b), solo 4 non hanno cambiato terapia mantenendo a 6 mesi il controllo previsto mentre 8 sì (sospensione di farmaci inappropriati o ottimizzazione dell’insulino-terapia) con miglioramento del controllo. Infine, un paziente ha iniziato la terapia (HbA1c 9.5%). I pazienti del c) hanno tutti modificato la terapia sospendendo farmaci inappropriati o ottimizzando l’insulino-terapia. Solo uno ha confermato la terapia non modificando a 6 mesi il suo grado di controllo. Il PROEMIO score potrebbe rappresentare un utile strumento per orientare le scelte terapeutiche nel diabetico ultraottantenne. Un allargamento della casistica consentirebbe la migliore valutazione del potere predittivo dello score.