Per la valutazione periodica della carica microbica delle ulcere da piede diabetico presso la nostra struttura sono stati analizzati i tamponi colturali di 203 pazienti, nel periodo compreso tra il gennaio 2012 e il novembre 2017. Complessivamente sono stati analizzati 791 tamponi colturali con l’isolamento di 1099 microrganismi di cui era disponibile l’antibiogramma. Il 70.5% (n=558) dei campioni valutati è risultato monomicrobico, mentre dai 233 tamponi polimicrobici sono stati isolati 2 microrganismi nel 71.7% dei casi, 3 microrganismi nel 24.6%, 4 e 5 microrganismi nel 3.3% e nello 0.4% dei casi rispettivamente, con il 56.3% costituito da Gram+, il 33.8% da Gram-, il 6.2% da microrganismi non significativi e il 3.8% da Candida. Tra i Gram + il più rappresentato era lo Staphilococcus Aureus (21.0%), mentre tra i Gram- lo Pseudomonas nel 7% dei casi; il 6.2% degli isolati era rappresentato da E. Coli. La quota di S. Aureus meticillino-resistenti (MRSA) era del 16.9% mentre quella dei multiresistenti (MDR) era del 23.8%; fra Gram -, l’Escherichia Coli produttore di beta-lattamasi a spettro esteso (ESBL) era il 33.8%. Confrontando poi gli isolamenti microbici del biennio 2012-2014 con quelli del 2015-2017 sono emerse differenze statisticamente significative riguardanti la maggior frequenza di isolamento nel periodo tra il 2012 ed il 2014 dei microrganismi Gram+ (60.3% vs 53.5% p=0.026) e la maggiore rappresentatività nell’ambito dei Gram-, di Pseudomonas multiresistenti (MDR) tra i due periodi (44.8% vs 22.9%, p=0.044 rispettivamente).
Interessante quindi è notare che mentre la frequenza di Staphylococcus Aureus e di MRSA si mantiene costante nel tempo, nelle nostre popolazioni studiate si osserva una riduzione progressiva di Pseudomonas multiresistenti.