Un rapporto sFlt-1/PlGF (soluble foms-like tyrosine kinase 1/placental growth factor) inferiore a 38 consente di escludere la comparsa di preeclampsia a breve termine nelle donne in cui la sindrome è clinicamente sospettata. Tuttavia, il suo valore predittivo nelle gravidanze complicate da GDM non è noto. Lo scopo di questo studio è quello di valutare la frequenza della preeclampsia e di validare il cut-off del rapporto sFlt-1:PlGF nelle donne con GDM. Sono state arruolate 125 donne in gravidanza al momento dello screening per GDM. sFlt-1 e PlGF sono stati dosati a 28-32 e 34-36 settimane di gestazione. Il miglior cut-off del rapporto sFlt-1:PlGF per escludere la preeclampsia è stato identificato mediante l’indice di Youden. Delle 125 donne con GDM arruolate nello studio (età media di 34,7±4,7 anni; BMI pregravidico medio di 26,5±5,4 Kg/m2) 9 (7,2%) hanno sviluppato preeclampsia: 8 donne tra 36 e 39 settimana di gestazione e 1 donna a 32 settimane. Le donne che sviluppavano preeclampsia non differivano per età, BMI pregravidico, incremento ponderale, pattern glicemico all’OGTT e parità dalle donne che non la sviluppavano, ma avevano più elevati valori di pressione arteriosa sistolica (137 mmHg [IQR 121.0-139.5] vs 119.0 mmHg [IQR 109-127], P=0.009) e diastolica (88 mmHg [IQR 85.0-91.0] vs 71 mmHg [IQR 66.0-80.0], P=0,001) al momento della visita di screening. Il rapporto sFlt-1:PlGF era più alto nelle donne che sviluppavano preeclampsia sia a 28-32 settimane (10,6 [IQR 7,2-58,1] vs 2,6 [IQR 1,6-4,9]; P=0,001) che a 34-36 settimane di gestazione (27,5 [IQR 19,0-43,3] vs 8,8 [IQR 3-17,2 ]; P=0,021). Un valore di 38 del rapporto sFlt-1:PlGF misurato a 34-36 settimane di gestazione aveva un valore predittivo negativo del 94,1% con una sensibilità del 28,6% e una specificità dell’89,9%; mentre un rapporto sFlt-1:PlGF di 18,4, a 34-36 settimane, aveva un valore predittivo negativo del 98,6%, con una sensibilità dell’85,7% e una specificità del 77,5% (AUC 0,76 [IC 95%, 0,56-0,97]). Questi dati preliminari suggeriscono che nelle donne con GDM andrebbe considerato un più basso rapporto sFlt-1:PlGF per escludere il rischio di preeclampsia. Il proseguimento dello studio in corso, con aumento delle dimensioni del campione, potrà o meno confermare tali dati.