Dulaglutide è un agonista settimanale del recettore del GLP-1 indicato per il T2D. Abbiamo valutato gli effetti di dulaglutide sull’HbA1c in pazienti con T2D GADA-positivi e GADA-negativi in un’analisi post-hoc di 3 studi con dulaglutide: AWARD-2, -4 e -5. Il T2D GADA-positivo, chiamato LADA (diabete autoimmune latente dell’adulto), è stato definito come un titolo GADA >=5 IU/mL. Le variazioni dell’HbA1c sono state valutate mediante un’analisi con modello di misure ripetute a effetti misti, corretto per HbA1c basale, paesi raggruppati, studio, trattamento, stato GADA, visita, e interazioni trattamento-visita, studio-visita, GADA-visita, GADA-studio e GADA-trattamento. 2466/2893 pazienti (85.2%) sono stati valutati per GADA: 92.4% (N=2278) erano GADA negativi (T2D) e il 7.6% (N=188) erano GADA positivi (LADA). Le caratteristiche basali erano simili tra i pazienti con T2D e LADA: il range dell’età media negli studi era 54.1-59.6 anni e 56.4-57.6 anni; il BMI 31.2-32.6 kg/m2 e 30.1-31.6 kg/m2; la durata del diabete 7.1-13.0 anni e 6.1-10.9 anni; l’HbA1c 8.13-8.44% e 8.14-8.61%. Di tutti i pazienti LADA, 58 sono stati considerati con titolo GADA alto (>200 IU/mL) mentre 130 presentavano titolo GADA basso (<=200 IU/mL). La terapia con dulaglutide ha determinato riduzioni simili dell’HbA1c nei pazienti con T2D e LADA, con risultati analoghi nei 3 studi (Tabella). L’analisi aggregata ha mostrato riduzioni dell’HbA1c a 6 mesi simili nei pazienti T2D trattati con dulaglutide (variazione media LS [IC al 95%]: -1.25% [-1.31, -1.20]) e nei LADA (-1.12% [-1.31, -0.93]) ed anche a 12 mesi (-1.09% [-1.15, -1.03] vs. -0.94% [-1.15, -0.72]). Le riduzioni dell’HbA1c sono state numericamente maggiori ma non statisticamente significative nei pazienti LADA con titolo GADA basso a 6 mesi (-1.22% [-1.43, -1.01]) vs. GADA alto (-0.89% [-1.29, -0.48]) e a 12 mesi (-1.02% [-1.26, -0.78] vs. -0.72% [-1.21, -0.24]). L’HbA1c è diminuita in misura analoga nei pazienti T2D e LADA a 6 e 12 mesi di trattamento con dulaglutide. I nostri risultati sono in contrasto con quelli di uno studio recente, dove gli analoghi del GLP-1 non hanno ridotto l’HbA1c nei pazienti GADA-positivi.