Abstract
Background e Scopo: i sistemi per il monitoraggio in continuo della glicemia (CGM) si sono rivelati in grado di migliorare il controllo glicemico e la qualità di vita nei pazienti diabetici di tipo 1. Scopo dello studio è stato quello di confrontare l’efficacia e l’accettabilità di un sensore transcutaneo, Dexcom G5 (DG5) e di un sensore impiantabile sottocutaneo, Eversense (EVS). Metodi: lo studio, randomizzato crossover, prevedeva per ogni paziente l’utilizzo per 3 mesi di DG5 e poi per 3 mesi di EVS o viceversa. All’inizio e alla fine di ogni periodo venivano somministrati questionari per analizzare la soddisfazione per il trattamento (Diabetes Treatment Satisfaction Questionnaire, DTSQ), per l’uso della tecnologia CGM (Glucose Monitoring Satisfaction Survey, GMSS), per valutare la paura delle ipoglicemie (Hypoglycemia Fear Survey, HFS2) e il distress legato al diabete (Diabetes Distress Scale, DDS); a fine studio è stata valutata la percentuale di utilizzo del sensore, l’accuratezza (rispetto alla misura della glicemia con glucometro) e il controllo glicemico. Risultati: 16 diabetici tipo 1 (13 maschi, età media 48.8±10.1 anni, HbA1c 55.81±7.93 mmol/mol) hanno completato lo studio. La percentuale di utilizzo del sensore si è dimostrata maggiore con DG5 (95.7±3.6% vs 93.5±4.3%, p=0.02). EVS si è dimostrato più accurato con una differenza relativa assoluta mediana [25°-75° percentile] pari a 9.09% [4.29%-16.87%] per EVS e a 9.97% [4.70%-17.64%] per DG5 (p<0.001). Durante l’utilizzo di EVS è risultata significativamente inferiore la glicemia media (157.60±17.21 mg/dl vs 163.14±17.37 mg/dl, p=0.049) e minore il distress legato al diabete. Non sono emerse differenze significative riguardo ai valori di HbA1c e agli altri parametri valutati. Conclusioni: i dispositivi CGM impiantabili e transcutanei hanno caratteristiche differenti di portabilità e differenti sistemi di allarmi che possono influire sulla percentuale del tempo di utilizzo e sull’efficacia del controllo glicemico.
Tipo: CO
Codice: 6