Introduzione: gli inibitori del cotrasportatore sodio-glucosio tipo 2 (SGLT2-i) sono una classe di farmaci utilizzata nei pazienti affetti da diabete di tipo 2 (DMT2), con potenziale effetto favorevole su alcuni fattori di rischio cardiovascolare (CV) (iperglicemia, peso corporeo, pressione arteriosa). I benefici ottenibili, in termini di riduzione di eventi, sono stati studiati sia mediante RCT, sia in casistiche multicentriche “real-world”. Scopo: lo studio SIDECAR (SGLT2-Inhibitors in Diabetes: Evaluation of metabolic Control and Adverse events in the Real-world), monocentrico osservazionale approvato dal Comitato Etico di Bergamo, si prefigge di analizzare il possibile effetto di un trattamento persistente con SGLT2-i sul rischio di coronaropatia ischemica (CHD) calcolato mediante UKPDS Risk Engine (RE).
Materiali e Metodi: sono stati valutati complessivamente 223 soggetti maggiorenni con DMT2 (M: 132; F: 91), con durata di malattia 12,3±8,3 anni (media±DS), età 60,9±10,5 anni, posti in trattamento con SGLT2i. Èstata quindi calcolata l’evoluzione del rischio di CHD mediante UKPDS RE nei soggetti in trattamento persistente. Risultati: 57 pazienti (M 35 ; F 22) hanno effettuato un follow-up di 1 anno. L’indice UKPDS RE rileva una diminuzione significativa del rischio di eventi CHD fatali e non-fatali (p<0,05): rischio di sviluppare CHD a distanza di 10 anni: basale 24,61±15,76% vs 12 mesi 20,44±13,36%; rischio di sviluppare CHD fatale al basale: 18,24±14,07 vs 12 mesi: 15,12±12,46. Conclusioni: L’algoritmo UKPDS RE mostra una riduzione del rischio di CHD in pazienti con DMT2 posti in trattamento persistente con SGLT2-i già a partire dal primo anno di trattamento. Tale dato conferma la potenzialità “extra-glicemica” di questa classe di farmaci; il calcolo del rischio individuale mediante UKPDS RE può consentire una quantificazione personale dell’evoluzione di tale rischio nel tempo.