Il Diabete Gestazionale (GDM) è definito come un’intolleranza ai carboidrati che compare dopo il I trimestre di gravidanza e rappresenta un fattore di rischio di complicanze materno-fetali e di successivo sviluppo di diabete. In Italia il GDM complica circa il 9% delle gravidanze, ma negli ultimi anni si è osservato un aumento dell’incidenza associato sia a sovrappeso/obesità pregravidici, sia ai flussi migratori di donne provenienti da Paesi ad elevato rischio di sviluppo di GDM/diabete. Scopo: Lo studio, osservazionale retrospettivo, vuole confrontare le caratteristiche di gestanti con GDM italiane (I) con le straniere (S) immigrate in Italia. Materiali: Sono state arruolate 226 donne (146 S, 80 I), con GDM, seguite presso gli ambulatori di diabetologia e ginecologia dell’ASST Bergamo Ovest tra il 2016 e il 2020. Per ogni donna sono stati raccolti i dati clinici, antropometrici, ematochimici ed ecografici relativi a gravidanza, parto e neonato. Risultati: Come riportato in Fig. 1, oltre il 50% di tutte le pazienti aveva familiarità per diabete. Rispetto alle donne I, le donne S presentavano diagnosi di GDM più precoce, peggior compenso glicemico e BMI pregravidico più elevato. Parto cesareo, ipotiroidismo gravidico, ipertensione gestazionale, pre-eclampsia e incremento ponderale non differivano tra le donne. Per quanto riguarda i neonati, il peso alla nascita, la prematurità, la macrosomia, SGA/LGA, ipoglicemia, ittero erano simili in entrambi i gruppi. Conclusioni: Le donne S hanno minore consapevolezza della patologia e dei rischi connessi, e prestano minor attenzione allo stile di vita. Nonostante ciò, la maggior parte delle pazienti, sia I che S, ha avuto una gravidanza con decorso regolare e buoni esiti materni e fetali. I risultati ottenuti risultano essere di spunto per più approfonditi studi al fine di migliorare le condizioni delle donne immigrate con GDM e raggiungere gli stessi standard ottenuti dalle madri italiane.