Introduzione: i trapianti di isole pancreatiche (ITA) e pancreas isolato (PTA) sono considerati trattamenti efficaci per il diabete tipo 1 (DM1), il PTA essendo ritenuto l’approccio con i risultati più robusti in termini di insulino-indipendenza e sopravvivenza del trapianto. Nessuno studio ha però valutato i benefici metabolici in relazione alle complicanze associate a ciascuna procedura. Metodologia: sono stati inclusi nell’analisi 107 pazienti DM1 sottoposti a ITA (N=67), o PTA (N=40) tra il 2009 e il 2016. Sono stati valutati gli eventi avversi gravi associati a trapianto/terapia immunosoppressiva. Risultati: i due gruppi erano simili per età (ITA 39,7±10,2; PTA 39,4±7,9) e durata del diabete (ITA 24,9±10,4; PTA 22,0±8,8). Outcome metabolici Insulino-indipendenza: ITA 43,4% vs. PTA 80,0% (P<0,001); funzione parziale (HbA1c normale; c-peptide >0,5 ng/mL; terapia insulinica a basse dosi): ITA 40,2% vs. PTA 10% (P=0,001); fallimento precoce (<4 settimane): ITA 16,4% vs. PTA 10% (P=NS). Eventi avversi Laparoscopia per sanguinamento: ITA 3,0% vs. PTA 2,5% (P=NS), espianto: PTA 10%. I ricoveri per complicanze non chirurgiche sono stati 36 e 55 nei gruppi ITA e PTA, rispettivamente. Cause del ricovero: iperglicemia (ITA 11.1%); pancreatite/rigetto del pancreas (PTA 34,5%), infezioni batteriche (ITA 22,2%, vs. PTA 24,5%, P<0,01) Altro Riduzione clearance creatinina <30 mL/min (ITA 4,5% vs. PTA 7,5% P=NS), biopsia rene per deterioramento funzione (ITA 8,9% vs. PTA 12,5%, P=NS) infezione/riattivazione CMV trattata farmacologicamente (ITA 1.5% vs. PTA 30%, P<0,001). Conclusioni: il PTA offre maggiori percentuali di successo, ma è gravato da più complicanze rispetto a ITA; la scelta della procedura dovrebbe essere valutata caso per caso.