Anche a causa dell’aumentata aspettativa di vita la patologia diabetica presenta un’alta prevalenza nella popolazione anziana. Questa si sviluppa in circa il 20% delle persone di età >= a 70 anni e si prevede che entro il 2050 il numero di casi di diabete aumenterà di quattro volte in questa fascia d’età.
Nelle persone anziane il diabete si associa a un elevato carico di comorbidità e a una maggiore prevalenza delle sindromi geriatriche come declino funzionale e fragilità. Quest’ultima è definita come una sindrome clinica in cui si registrano tre o più tra: perdita di peso involontaria, esaurimento muscolare e debolezza, ridotta velocità di deambulazione e scarsa attività fisica. L’allenamento contro resistenza è essenziale nella prevenzione e nella gestione del diabete, in particolare l’ACSM sottolinea come questa tipologia di esercizio rappresenti uno dei pilastri di un programma di attività fisica per individui anziani e fragili. Questo lavoro ha valutato l’efficacia di un intervento multimodale in soggetti con DM2, fragili, di età >= 70 anni. Metodi: 11 soggetti hanno partecipato a un programma multidisciplinare presso il centro C.U.R.I.A.Mo. di Perugia che ha previsto un intervento educazionale e nutrizionale mirati a potenziare le conoscenze del paziente sul diabete, sviluppando capacità pratiche per una corretta auto-gestione della patologia, per raggiungere un miglior controllo glicemico e per riduzione i rischi di ipoglicemia, nonché raggiungere uno stato nutrizionale salutare. Inoltre, sotto la supervisione di Laureati in Scienze Motorie, è stato previsto un programma (2 incontri/settimana, per 16 settimane) di allenamento della forza ad intensità progressivamente crescente, volto al mantenimento delle capacità motorie delle persone. Glicemia (Glic), pressione sistolica (Sist) e diastolica (Diast) sono state misurate prima e dopo le sedute di allenamento. Ogni 4 settimane sono stati inoltre condotti test motori. Risultati: l’intervento si è rivelato efficace nel ridurre i valori di glicemia, pressione arteriosa e nel migliorare le misure motorie (forza muscolare) correlate allo stato di salute degli anziani valutati.