La valutazione del rischio cardiometabolico in individui sani rimane una grande sfida ed è utile trovare un indice che possa essere di facile utilizzo, pratico e sicuro.
Lo scopo di questo studio è valutare l’efficacia nel breve e lungo periodo di un intervento sullo stile di vita e l’impatto di quest’ultimo sul rischio cardiovascolare, in un gruppo di pazienti diabetici. Il WHtR (Waist to height ratio) è un indice di obesità addominale, legato al rischio cardiometabolico e risulta dal rapporto circonferenza vita-altezza. Secondo alcuni autori il WHtR sembra essere superiore al BMI nel rilevare diversi esiti tra cui gli eventi cardiovascolari e la mortalità per tutte le cause. Metodi e Risultati: 222 persone con diabete di tipo 2 hanno preso parte ad un intervento intensivo multidisciplinare della durata 3 mesi. Sia alla fine del programma intensivo di tre mesi (T1) che nel corso di visite di follow-up eseguite nel successivo biennio (T2) sono state valutate diverse misure antropometriche biochimiche, cliniche e di fitness. Si sono ottenuti miglioramenti significativi sul controllo glicomometabolico (in particolare su HbA1c, p< 0,0001), su parametri antropometrici (BMI, p<0,0001 e circonferenza vita, p< 0,0001) e sulla pressione arteriosa sistemica (p <0,0001). Nei diversi tempi di osservazione è emersa una riduzione significativa del valore del rischio cardiovascolare calcolato mediante WHTR (p<0,0001). Conclusione: questi risultati dimostrano che un intervento intensivo sullo stile di vita è efficace nel breve e lungo periodo ed è in grado di incidere complessivamente sulla riduzione del rischio cardiometabolico valutabile in ambulatorio tramite variabili antropometriche facilmente misurabili, sicure ed economiche.