Il Personalized Treatment Tool (PTT) è un’applicazione web che assiste il diabetologo nella valutazione delle alterazioni del profilo glicemico del paziente con diabete di tipo 2 (DMT2), guidandolo nella scelta della terapia farmacologica più appropriata per correggere alterazioni della glicemia a digiuno e/o post-prandiale ed evitare ipoglicemie. Scopo di questo studio pilota di 16 settimane è stato valutare i benefici dell’impiego del PTT, esaminando le metriche del CGM (endpoint primario), nella gestione di pazienti con DMT2 non trattati con insulina e in controllo glicometabolico non ottimale. I pazienti sono stati valutati per l’eleggibilità nel corso della visita programmata e assegnati al gruppo di intervento (IG, visita condotta con il supporto del PTT) o al gruppo di controllo (CG, normale pratica clinica) previa firma del consenso informato. Ottantadue pazienti (età 64.3±9.4 anni, BMI 29.8±5.9 kg/m2, durata di malattia 13.2±9.1 anni, HbA1c 7.8±0.6%), 41 nel IG e 41 nel CG, sono stati inclusi nell’analisi finale. Nel IG 22 pazienti (53.6%) sono andati incontro all’aggiunta di un farmaco, 4 (9.8%) all’aumento del dosaggio di un farmaco, 9 (22.0%) alla sostituzione di un farmaco, e 6 (14.6%) a nessuna modifica della terapia. Nel CG, invece, 20 pazienti (48.8%) sono andati incontro all’aggiunta di un farmaco, 3 (7.3%) all’aumento del dosaggio di un farmaco, 17 (41.5%) alla sostituzione di un farmaco, e un paziente (2.4%) a nessuna modifica della terapia. In entrambi i gruppi sono stati osservati miglioramenti statisticamente significativi di TIR 70-140 mg/dl, TAR >140 mg/dl e glucosio medio, così come dei livelli di HbA1c, rispetto al basale; le variazioni sono state numericamente maggiori nel IG ma la differenza fra i due gruppi non ha raggiunto la significatività statistica. Tuttavia, considerando i pazienti (n=23) trattati con un solo farmaco per il diabete al basale, le variazioni di TIR 70-140 mg/dl, TAR >140 mg/dl, glucosio medio e HbA1c sono risultate significativamente maggiori nel IG rispetto al CG. In conclusione, l’impiego del PTT consente di ottenere miglioramenti significativi del controllo glicemico e può essere vantaggioso nella ottimizzazione della terapia farmacologica in pazienti con diabete tipo 2 non in terapia insulinica.