Abstract
Le fratture da fragilità sono una delle principali complicanze del diabete di tipo 2 (T2D), nonostante una densità ossea (BMD) normale. La sclerostina, un inibitore del Wnt pathway e della neo-formazione ossea, risulta aumenta nel T2D, suggerendo che il T2D interferisce con questo pathway. Abbiamo ipotizzato che la ridotta formazione ossea sia causata da alterazioni della sclerostina e del Wnt pathway nell’osso di soggetti con T2D. L’endpoint primario è stato misurare l’espressione di markers di formazione ossea e di Wnt nell’osso di donne in post menopausa sottoposte a chirurgia di artroprotesi dell’anca. Si è inoltre esaminata l’associazione tra T2D e BMD, microarchitettura e strenght nelle due popolazioni. Sono stati reclutati 19 soggetti con T2D (HbA1c basale media 6.5 mmol/mol) e 73 controlli non diabetici, corrispondenti per età e BMI. I campioni di siero e biopsie di femore sono stati raccolti durante la procedura chirurgica. L’espressione dei geni SOST (sclerostina) e RUNX2 (fattore di trascrizione di osteoblastogenesi) sono stati valutati con real-time PCR. Le BMD totale, lombare e femorale sono state misurate tramite DXA. Due campioni cilindrici sono stati ricavati dalle biopsie per analisi di micro-struttura ossea (microCT), quantificazione di AGEs (staining) e strenght (test biomeccanici di compressione). Rispetto ai controlli, nei soggetti T2D l’espressione di SOST è aumentata (p=0.003) mentre RUNX2 è diminuito (p=0.017). Inoltre, i soggetti T2D mostrano livelli di AGEs 1.5 volte superiori ai controlli (p=0.0001), e un trend di ridotta strenght (p 0.06) ma nessuna differenza in BMD e microarchitettura ossea. In conclusione, il T2D è associato a una inibizione del Wnt signaling tramite aumentata espressione di SOST, comportando una ridotta neo-formazione ossea. Nonostante il buon compenso glicemico, si evidenzia altresì un aumento degli AGEs nell’osso del T2D che potrebbero determinare una ridotta strenght e, quindi, aumentato rischio di frattura.
Tipo: CO
Codice: 71