Aggiornamento dalla letteratura
a cura di Marta Letizia Hribal
Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, Università Magna Graecia di Catanzaro
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DOI: 10.30682/ildia1804e
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Flu vaccination among patients with diabetes: motives, perceptions, trust, and risk culture. A qualitative survey ● Vaccinazione antinfluenzale nei pazienti diabetici: motivazioni, consapevolezza e resistenze culturali. Un’indagine qualitativa
Verger P, Bocquier A, Vergélys C, Ward J, Peretti-Watel P
BMC Public Health. 2018 May 2; 18(1): 569.
La prevenzione di malattie infettive attraverso la vaccinazione, rappresenta un aspetto importante della gestione della persona con diabete che ha, a causa della sua patologia, un aumentato rischio di contrarre infezioni e di andare incontro a complicanze gravi. Come spiegato in dettaglio nell’editoriale di questo numero, le nuove Linee Guida della SID contengono una sezione specifica dedicata alle vaccinazioni che riporta la forza delle evidenze per le quali è utile raccomandare ogni vaccinazione. Come evidenziato anche dallo studio francese qui riassunto, la copertura vaccinale nei pazienti con diabete è ancora lontana da quanto sarebbe auspicabile; Verger e colleghi hanno condotto uno studio strutturato tramite interviste per comprendere le ragioni alla base di tale situazione. Nel corso dello studio sono stati intervistati 19 soggetti; 10 di essi erano affetti da diabete di tipo 1 e 9 da diabete di tipo 2; 8 pazienti erano di età superiore ai 65 anni, una fascia di età per la quale è raccomandata la vaccinazione antinfluenzale indipendentemente dalla presenza di diabete, mentre 7 avevano tra i 50 e i 64 anni; 2 tra i 35 e i 49 e 2 tra i 18 e i 34 anni. Otto dei pazienti reclutati si erano sottoposti a vaccinazione antinfluenzale; per 7 di essi si trattava di un’abitudine ormai consolidata da diversi anni. Tra i pazienti non sottoposti a vaccinazione, 2 dichiaravano di non essere stati informati di questa opportunità ed 1 di essere seguito da un medico omeopata che aveva sconsigliato tale pratica. I pazienti non vaccinati non apparivano consapevoli della possibile gravità della patologia influenzale e avevano una scarsa percezione del fatto che la patologia diabetica aumentasse il rischio di andare incontro a complicanze. Tale percezione non era elevata neanche tra i pazienti vaccinati. Tra i pazienti non vaccinati si riscontrava inoltre una maggiore percentuale di individui che ritenevano che la vaccinazione potesse non essere efficace o che temevano gli effetti collaterali di tale procedura, mentre i pazienti che si erano sottoposti a vaccinazione erano nella quasi totalità sicuri dell’efficacia del vaccino. I principali risultati delle interviste sono schematizzati in tabella.
La fiducia nei confronti del medico curante era buona sia nei pazienti vaccinati sia in coloro che non si erano sottoposti a vaccinazione, ma questi ultimi si mostravano sospettosi nei confronti del governo e delle industrie farmaceutiche.
Lo studio, nonostante sia stato condotto su un gruppo numericamente esiguo di pazienti, rafforza la convinzione che è fondamentale instaurare l’abitudine a sottoporsi alle vaccinazioni, poiché questa si mantiene poi nel tempo. È anche evidente come sia fondamentale il ruolo dei medici curanti che dovrebbero essi stessi acquisire una maggiore consapevolezza dei benefici e della sicurezza delle vaccinazioni.