Abstract
L’impatto della pandemia da COVID-19 è stato particolarmente gravoso per le persone affette da diabete mellito che, presentando un rischio elevato di esiti negativi legati all’infezione virale (e alle sue complicanze) sono stati particolarmente attenti al mantenimento del corretto distanziamento sociale, affrontando un lungo periodo nel quale la continuità e la qualità dell’assistenza sanitaria sono state ostacolate. L’implementazione di tecnologie avanzate per la teleassistenza e la telemedicina ha permesso solo in parte di ovviare alle necessità del controllo periodico, pur se alcune esperienze hanno permesso il raggiungimento di soddisfacenti obiettivi clinici e terapeutici. Vengono citati, ad esempio, le proposte di monitoraggio continuo della glicemia interstiziale con controllo in remoto, l’esperienza di telemedicina svolta dalla Diabetologia della AOU di Careggi, il percorso di supporto a distanza del paziente e, infine, la proposta di autotitolazione dell’insulina basale effettuate dal Centro Regionale Diabete Mellito della ASST di Bergamo Ovest.