Rubrica Caso Clinico a cura di Francesco Dotta1, Anna Solini2
1U.O.C. Diabetologia, Azienda Ospedaliera Universitaria Senese, Università degli Studi di Siena; 2Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Università degli Studi di Pisa
Mario Comassi, Anna Solini
Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Università degli Studi di Pisa
Giunge alla nostra osservazione un paziente di 67 anni con diabete tipo 2 noto da 7 anni, trattato con associazione metformina+sitagliptin 1000/50 mg x 2/die, in ottimo compenso metabolico (HbA1c 6,8%); coe- siste ipertensione arteriosa da 4 anni, trattata inizialmente con ACE- inibitore, sospeso 6 mesi fa per il riscontro di iperkaliemia e sostituito con Ca-antagonista, e ipercolesterolemia trattata da due anni con simvastatina 20 mg. Sei mesi prima della visita il paziente era stato sottoposto a tromboendoarteriectomia in elezione per stenosi critica della carotide interna destra. La terapia del paziente, oltre ai farmaci indicati, comprende un antiaggregante piastrinico (ASA 100 mg/die). Gli esami ematochimici sono sostanzialmente nella norma tranne che per la presenza di iperpotassiemia (6,12 mEq/L); concomita la presen- za di alterazioni della fase di ripolarizzazione all’ECG (intervallo QT accorciato, ST lievemente sottoslivellato). L’esame delle urine è nella norma; si segnala, però, un valore di pH urinario francamente acido (pH=5). La funzione renale del paziente appare conservata (eGFR sti- mato 86 ml/min/1,73m2, normale escrezione urinaria di albumina).